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the night Ape Sex came home to play
Lì c'era Savin, con la sua figura da genialoide, smilzo e salingeriano, che aveva ottenuto il voto più alto in un test d'intelligenza che ci avevano dato nell'ora di laboratorio di chimica, dei cartoncini che andavano compilati in successione logica, test in cui io ero finito ultimo, visto che mi ero accontentato di scrivere su ognuno un verso dada di una poesia di Tristan Tzara, in cui i pescatori se ne tornano con le mani piene di stelle marine. Un cretino molto intelligente, questo Savin. Ora portava una specie di golf leggero, a collo alto, che gli dava un'aria da scrittore, o meglio da écrivain, soprattutto per come teneva ficcata la mano nella tasca dei pantaloni e per come discuteva con Fil (cioè Felicia, con cui ho da qualche parte, in un cassetto, una foto un po' sdolcinata) naturalmente di Schopenhauer, dicendole come suona in tedesco Il mondo come volontà e rappresentazione. E Fil, un volto alla Mireille Mathieu, sembrava quasi capirci qualcosa.
"Ci siamo tuffati e abbiamo incontrato Sarah Kane senza chiedere il permesso. Abbiamo riso delle sue battute macabre. Abbiamo cercato un centro sepolto, imploso. Perché la gravità impedisce persino alla luce di fuggire? Fuori dalla sua biografia. Dentro al suo vuoto. [...] Qui non c'è più nulla da inventare. Come sempre nulla da recitare. C'è la vita. E la morte. E il terrore di guardarle in faccia. Di guardare avanti. [...] Un omaggio a Sarah Kane che ci ha insegnato la meschinità di ogni confine. A tutti coloro che come lei hanno raggiunto zone spaventosamente impreviste."
Aan Christine van Nooten.
Nabij Glimmen, dinsdag 7 september 1943.
Christien, ik sla de bijbel open op een willekeurige plaats en vind dit: de Heere is mijn hoog vertrek. Ik zit middenin een volle goederenwagon op m'n rugzak. Vader, moeder en Mischa zitten enige wagons verder. Het vertrek kwam toch nog vrij onverwachts. Plotseling bevel voor ons speciaal uit Den Haag. We hebben zingende dit kamp verlaten, vader en moeder zeer flink en rustig. Mischa eveneens. We zullen drie dagen reizen. Dank voor al jullie goede zorgen. Achtergebleven vrienden schrijven nog naar A'dam, misschien hoor je iets? Ook van mijn laatste lange brief? Tot ziens v. ons vieren. Etty